Del trimestrale LIBeR, una fra le riviste più autorevoli nel panorama della letteratura per l’infanzia, è ora disponibile il nuovo numero (di luglio/settembre), nel quale un ampio approfondimento viene dedicato al tema dell’identità maschile. Un “evento” che ci preme segnalare perché su questo argomento ben poco spazio è riservato, nella riflessione critica sui libri per bambini e ragazzi, quando ci troviamo a ragionare di tematiche, contenuti e stili.
Lo vediamo anche nelle nostre librerie specializzate, osservatorio privilegiato sulle tendenze della produzione editoriale, ma anche sull’approccio degli adulti nella scelta delle letture per i figli maschi: libri che parlano di sentimenti, legami affettivi o intimità familiare, sono spesso valutati come meno adeguati. Come se la componente maschile della sua identità complessiva relegasse il bambino in una zona refrattaria alla dimensione del sentire, proiettandolo invece -inesorabile destino genetico!- verso il mondo dell’azione, con le armi affilate della razionalità e del controllo. Un atteggiamento che ricade poi sulle autonome scelte di lettura dei bambini, ed è incoraggiato spesso dalla “confezione” dei libri stessi, attraverso copertine e titoli che volutamente orientano la preferenza, polarizzandola fra maschile e femminile.
Ma non si tratta solo di questo.
Non si tratta solo dei libri, che sicuramente possono rinforzare -nei giovani lettori e nelle giovani lettrici- l’immaginario stereotipato di come per un maschio sia opportuno pensare, pensarsi e agire nel mondo. La letteratura per l’infanzia non è che una manifestazione di un atteggiamento culturale pervasivo che, su scala ben più ampia, ha ricadute sui temi della disparità e delle violenze di genere, del patriarcato, dell’attuale crisi dell’egemonia maschile; delle ferite psicologiche delle quali gli uomini sempre più soffrono, ancora ben nascoste dalle maschere di virilità che hanno interiorizzato.
E merito di questo approfondimento è proprio allargare lo sguardo e creare collegamenti, mettere in relazione ambiti disciplinari contigui, interpellando esperti di sicura competenza teorica ma anche esperienza “sul campo”: Giuseppe Burgio, Irene Biemmi e Francesca Romana Grasso (pedagogisti), Monica Lanfranco (formatrice ed esperta in cultura femminista), Alberto Pellai (psicoterapeuta dell’età evolutiva), Stefano Ciccone (sociologo), JJ Bola (scrittore), S.Co.S.S.E. (Associazione che si occupa attivamente di educazione al genere nella primissima infanzia).
Un tema complesso, e un numero di LIBeR che consigliamo di non perdere a tutti coloro che si occupano di lettura, infanzia ed educazione senza mai dimenticarne, responsabilmente, la dimensione sociale.
Ricordiamo che il trimestrale LIBeR è disponibile su abbonamento (cartaceo o in formato digitale) o in alcune librerie, fra le quali La libreria dei ragazzi, anche sul nostro sito ecommerce
Visitate anche il sito della rivista, ricchissimo di informazioni.