I bambini del Campo non hanno il passaporto. Per questo sono bloccati là¬. Le Guardie hanno dato loro un nuovo nome: Bambino I, Bambina M, Bambino A, R, O Sono fermi in un presente immobile, fatto di fango ed espedienti per mangiare. E allora Bambino I decide di raccontare: sa quanto sono importanti le storie se vuoi dimostrare chi sei. E mentre seguiamo giorno dopo giorno i suoi passi, scopriamo che la vita è più tenace di ogni burocrazia. «Chi ha voglia di fare un gioco?», chiede I, e trasforma quel mondo di fango in oro. La storia di Bambino I è una storia commovente, drammatica. Soprattutto, è una storia vera.
I fatti descritti in questa storia sono realmente accaduti a bambini reali in campi profughi altrettanto reali in varie parti del mondo negli ultimi anni.