Mammalingua è un libro da sfogliare, da leggere, da recitare, da cantare come un’affascinante raccolta di semplici e dolci ninne nanne. Raccoglie ventuno filastrocche piene di suoni e ventuno illustrazioni, per far conoscere il mondo ai piccolissimi. Le parole del testo sono rivolte alle mamme ma il suono è tutto per i bambini che ne ascoltano la voce, la quale li accompagna mentre si addormentano, piangono, giocano… Le filastrocche raccontano dell’acqua, elemento naturale, della bocca che succhia e bacia, del sonno e della cacca (come non parlarne?), insomma il mondo che già circonda il bambino o che accoglierà il piccolo che sta per nascere. Un perfetto esempio della potenza del linguaggio e dei suoni nella lettura ad alta voce e nell’ascolto, nelle prime fasi di apprendimento.
âQueste poesie per neonati sono state un’avventura di scrittura come poche, per me. Sapevo da principio che non avrei parlato di loro, ma a loro; dopo un po’ mi sono accorto che parlavo con la voce della mamma, quel misterioso canto di balena che suona nell’oceano âlà fuori’. Non ho opposto resistenza a questo canto, e sono nate ventuno filastrocche, una per ogni lettera, nell’alfabeto di una âmamma lingua’ originale: ACQUA, BOCCA, CACCA, DORMI, ECCO, FIGLIO, GIORNO, HAI, IO, LINGUA, MAMMA, NO, ORA, PIANGI, QUI, RIDI, Sà, TU, UNO, VIA, ZITTIâ, racconta l’autore.
Pubblicato a Cagliari dalla Libreria Tuttestorie nel 2002, con la collaborazione del Comune di Cagliari, Mammalingua è stato donato per quattro anni a ogni nuovo bambino nato in quella città . Forte di un grande successo locale, il libro è poi uscito con distribuzione nazionale per Il Castoro in coedizione con Tuttestorie.