Una storia che parla di identità, crescita e trasformazione.
Venivo sottoposta a una sorta di controllo qualità, come si fa con i prodotti industriali: smettevo di essere Alice, e diventavo un’alice. Un’alice finita in uno di quei grossi bidoni dove le stipano tutte insieme, come se tra l’una e l’altra non vi fosse alcuna differenza. Una cosa assurda, visto che, in altri momenti, facevano di tutto proprio per farmi sentire diversa. Ma io non sono diversa: semplicemente non sono uguale a nessuno.
Alice, quattordici anni, all’anagrafe ha un nome diverso, un nome da maschio. Solo sei mesi la separano dall’inizio delle cure che le restituiranno un’identità in cui riconoscersi e le permetteranno di scacciare “l’intruso”, ma tra oggi e quel momento può succedere di tutto. Un’Alice come un’altra è la storia vera di un’adolescente unica eppure come tante, tra famiglia, scuola, grandi paure e lo straordinario coraggio dell’adolescenza. È la voce di Alice a raccontarci dell’intenso e complesso rapporto con i genitori e del percorso in cui l’accompagnano, in una Napoli che balza dalla pagina con tutto il suo mare di umanità.